INFERNO, LA SPAVENTOSA REALTA'


Lo so che vai di fretta ma...sì, sto parlando con te. Voglio farti una domanda. Esiste secondo te la possibilità che la vita di una persona sia definibile come un fallimento? Certo, mi dirai, come no: fallimenti lavorativi, imprenditoriali, nella vita sentimentale, in famiglia... Beh, veramente io non sto parlando di quegli insuccessi, certamente recuperabili, magari non definitivi. Sto parlando del FALLIMENTO di una vita intera. Con la consapevolezza eterna che sarebbe stato meglio non nascere, ripensando con disperazione a quanto si è perduto e al fatto che non si potrà tornare indietro più, mai più perché il treno è definitivamente passato. Questa condizione si chiama inferno. L'Inferno è un luogo. Lascia perdere chi te lo descrive come una "condizione interiore" o le frasi fatte per cui la vita diventa "un inferno" per gli impegni e le bagatelle quotidiane. L'inferno è una realtà spaventosa, di sofferenza e di dolore eterno, che nessuna mente umana potrebbe immaginare e al cui confronto il peggiore film horror è una favola umoristica. "Pianto e stridore di denti"...ti dicono nulla queste parole? E come hanno descritto l'inferno, morendo quasi di paura al sol tornarci col pensiero, miti e pii religiosi e religiose o i piccoli pastori di Fatima. Se oggi vivi la vita facendo tutto ciò che ti piace, senza curarti delle leggi di Colui che per te è forse solo il "povero Cristo", morto stendendo le braccia sulla croce per i peccatori, pòniti questa domanda. Oppure se vivi la religione con tiepidezza, come uno svogliato pensiero sentimentale, pensando che sia sufficiente a salvarti la pelle, che in fondo "Dio è buono" quando magari vai di peccato mortale in peccato mortale ("ma in fondo mica uccido nessuno!"), senza sapere che una sola di queste colpe è sufficiente per condannarti a quel luogo, anche se tu fossi, agli occhi del mondo, la persona più "a posto" della terra. Eh già, addirittura! Sì, è così. Gesù non è certamente morto di freddo o perchè gli andava, è morto per impedire a te di finire in quel posto e per confermare, con tremenda coerenza e serietà, la granitica legge di Dio Padre. La legge di Dio non è un supermercato dove entri e compri ciò che vuoi, è un blocco: prendere o lasciare. Discorsi da bigotti? Niente affatto, anzi, ti dico di più. Dio sonderà, nel giudizio, anche i tuoi più reconditi pensieri, non soltanto le azioni. Chi potrà dunque salvarsi? Te l'ho appena detto. Se capisci che la legge di Dio non è un'insopportabile sequela di minuziose leggi da seguire, l'alternativa è una sola: si chiama conversione. Se ti converti, rispetterai tutti e 10 i comandamenti. Troverai la felicità, se capisci che devi vivere una vita buona pià che una buona vita. La legge di Dio è legge d'amore e di vita e deve essere buona in più punti (come diceva una vecchia pubblicità della bevanda deteinata): in testa (rinuncia alla superbia e ai pensieri iracondi, malati e indecenti), in bocca (tieni a freno la lingua) e nel cuore (ama di amore altruistico e sincero). E, ovviamente, sotto la cintola. Fuori di questa legge c'è solo la morte, puoi starne certo. Ed è eterna. Cose da medioevo, dirai: l'inferno non esiste. Bene, che prove hai a sostegno della tua tesi? Una semplice pacca sulla spalla che ti dài da te. Invece, a favore dell'esistenza dell'Inferno ci sono la parola di Gesù, di Maria (a Fatima, 1917) e dei pii uomini e donne cui l'inferno è stato dato in visione da più di duemila anni. Davvero ti va di scherzare "con il fuoco"? Tante volte avrai difeso la legge della scienza che per anni e anni ha giustamente insegnato la ripetibilità di un esperimento, sostenendo - solo per fare un esempio - che la legge di gravità non può essere negata se non a specifiche condizioni. Bene, cosa insegna la scienza a proposito delle leggi delle verità ultime? Si astiene anch'essa. Non hai che il supporto del NULLA, esiste solo la verità che Cristo ha rivelato nel Vangelo e che numerose rivelazioni ed esorcismi hanno confermato numerosissime volte, per migliaia di anni. Non ti sembra azzardato voler liquidare con un'alzata di spalle la presenza dello "stagno di fuoco e zolfo" che magari aspetta solo di inghiottirti? Nella vita ti sei preparato a mille esami voluti dagli uomini- la maturità, forse l'università, la patente di guida...- e a quello più importante, che decide la tua felicità ETERNA, vuoi arrivare impreparato, giocandotelo come un folle suicida o come se fosse una banale partita a poker? Oh, che grande stoltezza! Certo, ma sono cose di religione..magari te ne occuperai un'altra volta. E chi ti garantisce che ne avrai il tempo? Vuoi davvero scommettere la tua parola contro quella di Cristo sul fatto che un istante dopo la morte non aprirai nuovamente gli occhi? Perchè ciò sarà esattamente quello che accadrà e la differenza (fondamentale!) del luogo ove li riaprirai puoi farla solo tu. 
Ora. 
Gesù mendica il tuo cuore. Aspetta te, che tu gli dica di sì e non ti condanni all'infelicità eterna. 
 
 
Visioni dell'inferno:
 

 
 
 


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