Il 24
gennaio, terza domenica del tempo ordinario, si celebra la Domenica della Parola, voluta da papa Francesco
per sottolineare l’importanza della Bibbia nella vita della Chiesa nel ricordo del beato Giacomo Alberione (1884-1971), fondatore della Famiglia
Paolina, del quale ricorre quest'anno il cinquantesimo anniversario della morte. La Domenica della Parola si svolge per il secondo anno consecutivo e a questo proposito la CEI ha predisposto un sussidio per domenica, scaricabile sul sito chiesacattolica.it,
elaborato da quattro uffici nazionali della Conferenza Episcopale: Catechistico,
Liturgico, Ecumenismo e dialogo interreligioso, Beni culturali
ecclesiastici ed edilizia di culto. È stato pensato per la Messa, ma
anche per la preghiera personale e comunitaria, seguendo un filo rosso
paolino, la speranza che non delude (Rm 5,5).
sabato 23 gennaio 2021
domenica 17 gennaio 2021
Unità
Si apre la settimana di preghiera per l'unità dei cristiani (18-25 gennaio 2021) all'inizio della quale le Chiese si rivolgono insieme ai fedeli per ribadire come tutto possa
essere rinnovato dalla «presenza del Signore e della sua Parola di vita,
custodita e annunciata nelle nostre comunità». La lettera apostolica, firmata dal Presidente della Commissione Episcopale per l’ecumenismo e il dialogo Mons. Spreafico, dal Vicario Patriarcale della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d'Italia e Malta Mons. Stravopoulos e dal Presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia Luca Maria Negro fa appello all'unità in nome della carità, in special modo durante la pandemia. I firmatari della lettera rivolgono l’invito a vivere e celebrare l’unità
nella preghiera comune, che questa settimana vedrà riunite le
comunità cristiane in diverse iniziative.
sabato 16 gennaio 2021
Accattoli
Luigi Accattoli |
Luigi Accattoli, il vaticanista autore (sul proprio blog) delle "storie di pandemia", rubrica dedicata alle persone che hanno sperimentato la degenza e la terapia intensiva dopo aver contratto il Covid-19, racconta i suoi giorni più sofferti: anche a lui è difatti toccata una personale "storia di pandemia", con 16 giorni di ricovero ospedaliero a seguito di grave polmonite da morbo. In quella occasione ha però potuto fare esperienza di ministro straodinario dell'Eucaristia a beneficio dei dei malati e ha raccontato l'analoga esperienza del giornalista e amico Alver Metalli che in Argentina «si è trovato, senza averlo mai fatto prima e con tutta
la prudenza e le esitazioni del caso, ad amministrare a una giovane
malata di tumore e di Covid, Noelia, l'eucaristia. Anzi, il viatico, "di
cui ha bisogno più ancora della morfina che le somministrano da un paio
di settimane». La storia restituisce tutta la trepidazione di un laico
consapevole del ministero davvero straordinario che compie;
l'impressione per la forza che in quella particolare circostanza le
parole del rito assumono, "quelle di cui l'anima ha bisogno»; l'emozione
per la disposizione d'animo con la quale Noelia «reclama» e poi
accoglie, sorridendo mentre si leva a fatica sul letto, l'alimento
spirituale atteso. «Avvicinandosi quel momento estremo, la sua stessa
prossimità ci aiuta ad accettarlo? Il mistero che ci ha chiamati
all'essere, ci ha dotati anche della capacità di scioglierci in pace
dall'abbraccio della vita?", si chiede in conclusione Metalli. Ma nel
suo racconto c'è già la risposta».
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