giovedì 3 ottobre 2013

Lampedusa

Di fronte all'orrore senza fine della tragedia di Lampedusa, con uomini, donne e bambini bruciati vivi, viene in mente la scena finale del film 'Magnolia', con la pioggia di rane che cade dal cielo. Tutte storie separate di personaggi più o meno abietti accomunati però dal guardare tutti verso il cielo quando la pioggia di rane inizia a cadere. Tutti, in quel momento, hanno lasciato le proprie beghe, forse per un momento, disinteressandosi di denaro, soldi, sesso, affari, chi per recitare una preghiera, chi per fermarsi almeno a pensare. Ne "L'Evangelo come mi è stato rivelato", questo rivela Gesù a Pietro: «La Terra è un altare, Simone. Un enorme altare. Doveva essere altare di lode perpetua al suo Creatore. Ma la Terra è piena di peccato. Perciò deve essere altare di perpetua espiazione, di sacrificio, su cui ardono le ostie. La Terra dovrebbe, come gli altri mondi sparsi nel Creato, cantare i salmi a Dio che l'ha fatta. Guarda!». Le ostie che ardono sono spesso le anime più pure, comprese quelle dei bambini.

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