venerdì 12 febbraio 2021

Abitina

I santi martiri di Abitina (o Abitene, sito non ancora identificato ma collocabile nei pressi di Majaz al Bab o Membressa, nell'attuale Tunisia) testimoniarono nel IV secolo d.C la necessità vitale dell'Eucaristia: "Sine Dominico non possumus", senza il giorno del Signore non possiamo vivere. I 49 cristiani furono martirizzati nel 304 per non aver abiurato la propria fede, dopo aver violato l'ingiusto editto di Diocleziano che proibiva ai cristiani di riunirsi per le celebrazioni religiose. Del processo intentato nei confronti di questi martiri che, guidati da presbitero Saturnino, furono torturati e condannati a morte a Cartagine, sono conservati gli atti. La loro festa è il 12 febbraio e in tale data li ricorda il Martirologio Romano.

sabato 23 gennaio 2021

Parola

Il 24 gennaio, terza domenica del tempo ordinario, si celebra la Domenica della Parola, voluta da papa Francesco per sottolineare l’importanza della Bibbia nella vita della Chiesa nel ricordo del beato Giacomo Alberione (1884-1971), fondatore della Famiglia Paolina, del quale ricorre quest'anno il cinquantesimo anniversario della morte. La Domenica della Parola si svolge per il secondo anno consecutivo e a questo proposito la CEI ha predisposto un sussidio per domenica, scaricabile sul sito chiesacattolica.it, elaborato da quattro uffici nazionali della Conferenza Episcopale: Catechistico, Liturgico, Ecumenismo e dialogo interreligioso, Beni culturali ecclesiastici ed edilizia di culto. È stato pensato per la Messa, ma anche per la preghiera personale e comunitaria, seguendo un filo rosso paolino, la speranza che non delude (Rm 5,5).

domenica 17 gennaio 2021

Unità

Si apre la settimana di preghiera per l'unità dei cristiani (18-25 gennaio 2021) all'inizio della quale le Chiese si rivolgono insieme ai fedeli per ribadire come tutto possa essere rinnovato dalla «presenza del Signore e della sua Parola di vita, custodita e annunciata nelle nostre comunità». La lettera apostolica, firmata dal Presidente della Commissione Episcopale per l’ecumenismo e il dialogo Mons. Spreafico, dal Vicario Patriarcale della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d'Italia e Malta Mons. Stravopoulos e dal Presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia Luca Maria Negro fa appello all'unità in nome della carità, in special modo durante la pandemia. I firmatari della lettera rivolgono l’invito a vivere e celebrare l’unità nella preghiera comune, che questa settimana vedrà riunite le comunità cristiane in diverse iniziative.     

sabato 16 gennaio 2021

Accattoli

              Luigi Accattoli               
Luigi Accattoli, il vaticanista autore (sul proprio blog) delle "storie di pandemia", rubrica dedicata alle persone che hanno sperimentato la degenza e la terapia intensiva dopo aver contratto il Covid-19, racconta i suoi giorni più sofferti: anche a lui è difatti toccata una personale "storia di pandemia", con 16 giorni di ricovero ospedaliero a seguito di grave polmonite da morbo. In quella occasione ha però potuto fare esperienza di ministro straodinario dell'Eucaristia a beneficio dei dei malati e ha raccontato l'analoga esperienza del giornalista e amico Alver Metalli che in Argentina «si è trovato, senza averlo mai fatto prima e con tutta la prudenza e le esitazioni del caso, ad amministrare a una giovane malata di tumore e di Covid, Noelia, l'eucaristia. Anzi, il viatico, "di cui ha bisogno più ancora della morfina che le somministrano da un paio di settimane». La storia restituisce tutta la trepidazione di un laico consapevole del ministero davvero straordinario che compie; l'impressione per la forza che in quella particolare circostanza le parole del rito assumono, "quelle di cui l'anima ha bisogno»; l'emozione per la disposizione d'animo con la quale Noelia «reclama» e poi accoglie, sorridendo mentre si leva a fatica sul letto, l'alimento spirituale atteso. «Avvicinandosi quel momento estremo, la sua stessa prossimità ci aiuta ad accettarlo? Il mistero che ci ha chiamati all'essere, ci ha dotati anche della capacità di scioglierci in pace dall'abbraccio della vita?", si chiede in conclusione Metalli. Ma nel suo racconto c'è già la risposta».

venerdì 15 gennaio 2021

Indulgenza

Ecco come lucrare le indulgenze, per sè e per i defunti, nell'anno appena entrato: un calendario molto ben realizzato è presente nel sito dell'Associazione Piccoli Figli della Luce a questa pagina. A queste si aggiungono le indulgenze dell'anno giuseppino indetto da Papa Francesco, per il quale rimandiamo a questo link. L’estensione dell’indulgenza plenaria, in occasione dello speciale Anno di San Giuseppe (8 dicembre 2020 – 8 dicembre 2021), ad anziani, malati, agonizzanti e a tutti coloro che sono costretti a casa è, secondo don Massimo Angelelli (direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei) “un grande gesto di misericordia e cura”, con cui il Papa ha inteso estendere anche alle molte persone che restano a casa senza avere possibilità di uscire (anziani, ammalati, pazienti in cure domiciliari, etc), tramite il decreto sulle “speciali indulgenze” il dono dell’indulgenza plenaria, invitando i sacerdoti a celebrare il sacramento della penitenza presso le loro abitazioni e a portare loro la Comunione.

lunedì 11 gennaio 2021

Accolitato

Papa Francesco ha stabilito con un motu proprio che i ministeri del Lettorato e dell’Accolitato siano d’ora in poi aperti anche alle donne, in forma stabile e istituzionalizzata con un apposito mandato. Le donne che leggono la Parola di Dio durante le celebrazioni liturgiche o che svolgono un servizio all’altare, come ministranti o come dispensatrici dell’eucaristia, non sono certo una novità: in tante comunità di tutto il mondo sono ormai una prassi autorizzata dai vescovi. Fino ad oggi però tutto ciò avveniva senza un mandato istituzionale vero e proprio, in deroga a quanto stabilito da san Paolo VI, che nel 1972, pur abolendo i cosiddetti “ordini minori”, aveva deciso di mantenere riservato l’accesso a questi ministeri alle sole persone di sesso maschile perché li considerava propedeutici a un’eventuale accesso all’ordine sacro. Ora Papa Francesco, anche sulla scia del discernimento emerso dagli ultimi Sinodi dei vescovi, ha voluto ufficializzare e rendere istituzionale questa presenza femminile sull’altare. (da VaticanNews)


domenica 10 gennaio 2021

Miracoli (2)

 Nella basilica senese di San Francesco da 276 anni si conservano intatte,   contro ogni legge chimica, 223 ostie consacrate. Il 14 agosto 1730 alcuni   ladri riuscirono ad introdursi nella basilica, rubando 351 particole   consacrate. Il 17 agosto, tutte le particole furono rinvenute sul fondo della   cassetta delle elemosine del santuario di S.Maria di Provenzano dove   erano state portate, frammiste a polvere. Alcune delle particole furono   distribuite dai religiosi e alcune consumate: erano fresche ed incorrotte.   Ne rimanevano 230 e si pensò bene di conservarle in un nuovo   tabernacolo. Nel 1914 San Pio X istituì una commissione scientifica che certificò le eccellenti condizioni di conservazione (che non rispondevano a nessuna precauzione particolare dal punto di vista microclimatico) delle particole, inspiegabili dal punto di vista scientifico e chimico-biologico nonostante la farina di grano sia notoriamente uno degli ambienti preferiti per la proliferazione di parassiti e microrganismi e per la fermentazione lattea. Sul vetro erano presenti tracce di muffa ma non sulle particole: una vera e propria inversione delle leggi naturali. Il 5 agosto 1951 alcuni profanatori attentarono alla reliquia spargendo le particole sul pavimento della cappella dopo essersi impadronite del reliquiario d'oro. Le particole miracolose rimangono nella cappella Piccolomini nei mesi estivi e nelle cappella Marinozzi in quelli invernali (fonte: Aleteia)


Miracoli

Chirattakonam nel 2001 (India), Tixtla nel 2006 (Messico), Sokolka nel 2008 e Legnica nel 2013 (Polonia): quattro straordinari miracoli eucaristici avvenuti negli ultimi vent'anni dimostrano che Dio continua ad interviene in modo visibile - oltre che in modo invisibile, in tutte le Sante Messe celebrate nel mondo - per mostrare agli occhi degli uomini l'immutabile realtà della trasformazione delle Sacre Specie nel Corpo e nel Sangue di Cristo. Nella foto, l'immagine ritratta sulla particola consacrata del miracolo di Chirattakonram, nello stato indiano del Kerala, che rappresenta un uomo simile a Cristo coronato di spine. L’immagine miracolosa è stata studiata da Cyril Mar Baselice, arcivescovo della diocesi di Trivandrum, e l’ostensorio con i resti dell’Ostia è tuttora custodito in quella chiesa.

mercoledì 6 gennaio 2021

Epifania

Adorazione dei Magi, Andrea Mantegna (1497-1500)
L'Epifania è la prima Pasqua del Signore: il segno del Dio incarnato mostrato al mondo è forza vera per l'inizio del nuovo anno. Ecco riecheggiare le parole di Giovanni 5:37: "Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato". La rivelazione di Dio nella carne è sacrificio vivente che disvela la Pasqua del sacrificio che verrà, per la vita del mondo. Il tempo della pandemia divide gli uomini, rende la mensa più "lunga" o più sguarnita ma accresce la voglia di nutrirsi del Cibo Vero. Nella Messa del 6 gennaio viene annunciato il giorno di Pasqua, quest’anno il 4 aprile, dal quale datano tutti gli altri “giorni santi”: le Ceneri il 17 febbraio, l’Ascensione il 16 maggio, la Pentecoste il 23 maggio e la prima domenica di Avvento il 28 novembre (il 14 novembre nel rito ambrosiano).

Paraguay

Un'immagine dal film "The Mission" (1986)
 "Lo riconobbero nello spezzare il pane": con il motto tratto dalle parole del Vangelo, i Vescovi del Paraguay hanno annunciato con lettera pastorale pubblicata il 23 dicembre, l’Anno dell’Eucaristia. Negli anni della pandemia, che mettono a rischio il corpo e per lo spirito e durante i quali è spesso difficoltoso accostarsi materialmente alla Santa Eucaristia, è bene che il Vero Cibo non sia messo da parte. Fame e sete materiale, ma anche di inculturazione, di socialità. Infine “c'è fame e sete di una vita cristiana più significativa, e questo non ha altro nome che la santità. Chiediamo al Signore di animare la santità della sua Chiesa. I santi hanno trovato nell'Eucaristia il cibo per la via della perfezione. Oggi vogliamo anche essere santi”, hanno concluso i vescovi paraguayani, che hanno proposto il Congresso eucaristico nazionale a Caacupé il 24 ottobre 2021, preceduto da Congressi diocesani. Qui gli approfondimenti.

Giuseppe

San Giuseppe col Bambino, Guido Reni (1635) 
 Papa Francesco ha indetto lo speciale Anno di San Giuseppe: fino all'8 dicembre 2021 sarà possibile lucrare le indulgenze alle condizioni previste (vedi qui). L'indulgenza è un tesoro di incommensurabile valore, che la Chiesta elargisce gratuitamente. Di San Giuseppe, padre putativo di Cristo ci si ricorda spesso solo per la festa del papà, associandone il nome ad alcuni dolcetti o in occasione delle feste del lavoro, soprattutto artigianale. Lo Sposo di Maria è il custode dell'Eucaristia, il protettore della buona morte e patrono universale della Chiesa (proclamato da papa Pio IX). Nel 2013 Papa Francesco, ratificando quanto già nei desideri di papa Benedetto XVI, ha stabilito che san Giuseppe fosse invocato dopo la Vergine Maria in tutte le altre preghiere eucaristiche del Rito Romano.

domenica 12 ottobre 2014

Agostino

Rileggiamo una magistrale pagina di Sant'Agostino sul Vangelo di oggi.

«Che cos'è l'abito di nozze di cui parla il vangelo? Esso è senza dubbio l'abito che hanno solo i buoni, che devono partecipare al banchetto… Sono i sacramenti? È forse il battesimo? Senza il battesimo nessuno arriva a Dio; ma non tutti quelli che hanno il battesimo arrivano a Dio… Forse è l'altare o ciò che si riceve all'altare? Ma ricevendo il Corpo del Signore certi mangiano e bevono la propria condanna (1 Cor 11,29). Che cos'è dunque? È forse far digiuno? Fanno digiuno anche i cattivi. È forse frequentare la chiesa? Ma la frequentano anche i cattivi…
Che cos’è dunque quest'abito di nozze? L’apostolo Paolo ci dice: “Il fine dei precetti è però la carità, che sgorga da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera” (1 Tm 1,5). Questo è l'abito di nozze. Non si tratta però d'una carità qualsiasi, poiché spesso sembra che si amino tra loro anche individui che hanno in comune una cattiva coscienza…, ma non hanno la carità “che sgorga da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera”. È questa carità l'abito di nozze.
“Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, - dice l'Apostolo - sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. … E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla” (1 Cor 13, 1-2)… Se avessi tutti questi doni, dice, senza Cristo, “sono nulla”… Quanti beni diventano inutili se ne manca uno solo! Se non ho la carità, anche se distribuissi tutti i beni e per rendere testimonianza al nome di Cristo arrivassi fino a versare il mio sangue (1 Cor 13,3), non servirebbe a nulla, perché posso agire così per amore della gloria … “Se non ho la carità, non serve a nulla”. Ecco l'abito delle nozze! Esaminate voi stessi: se lo avete, avvicinatevi sicuri al banchetto del Signore.» (da www.vangelodelgiorno.org)

sabato 16 agosto 2014

Anima Christi - Mons. Marco Frisina


Anima Christi, sanctifica me.
Corpus Christi, salva me.
Sanguis Christi, inebria me.
Aqua lateris Christi, lava me.
Passio Christi, conforta me.
O bone Jesu, exaudi me.
Intra vulnera tua absconde me.
Ne permittas a Te me separari.
Ab hoste maligno defende me.
In hora mortis meae voca me,
Et jube me venire ad Te,
Ut cum Sanctis tuis laudem Te
In infinitae saecula saeculorum.
Amen.

giovedì 7 agosto 2014

Tarcisio

Lasciamo che siano le immagini a parlare: San Tarcisio (263-275), primo martire del SS. Corpo di Cristo e patrono dei chierichetti, stringe al cuore l'Eucaristia. Qui ritratto dalla maestria di Alexandre Falguière (1831-1900). La sua memoria è unita alla festa dell'Assunzione di Maria in cielo il 15 agosto.

martedì 29 aprile 2014

Benzi

E' ufficialmente avviata la causa di beatificazione di Don Oreste Benzi (1925-2007). Ecco cosa diceva dell'Eucaristia:  «Se la gente capisse il valore che ha la Messa farebbe a gomitate per partecipare. Per me è l'Atto essenziale perché è il Signore che ti coinvolge nel Suo sacrificio d'amore». Se tutto fosse 'come deve essere' la partecipazione alla Messa sarebbe sempre come nella Domenica delle Palme, a Pasqua e a Natale. Don Benzi fu un sacerdote vero, attento a tutto quello che la Chiesa insegna, nel giusto ordine e senza togliere nulla, un'unica indivisibile unità come la tunica di Cristo.

sabato 19 aprile 2014

Pasqua

Passione, morte e Resurrezione, in immagini.

 Beato Angelico - Cristo Coronato di Spine

Pasquale Celommi - Crocifissione - Teramo, Santuario S.Maria delle Grazie 

File:Resurrection.JPG
Piero della Francesca - Resurrezione

lunedì 14 ottobre 2013

Bolsena

Ricorrono quest'anno i 750 anni del miracolo eucaristico di Bolsena. Nella cittadina viterbese, un sacerdote, mentre celebrava la Messa, ebbe dei dubbi sulla reale presenza di Cristo nell’Ostia Consacrata e in quel momento l’Ostia cominciò a versare sangue, confermando prodigiosamente la presenza reale di Cristo nel pane eucaristico. Il miracolo di Bolsena - subito riconosciuto dal papa Urbano IV - è molto famoso anche presso i non credenti, perchè ha dato origine al Duomo di Orvieto, capolavoro di sovrumana bellezza architettonica, e al celeberrimo affresco di Raffaello, “La Messa di Bolsena”, che si trova nella “stanza di Eliodoro”, una delle famose quattro “Stanze Vaticane”, affrescate da Raffaello tra il 1508 e il 1520.

giovedì 3 ottobre 2013

Lampedusa

Di fronte all'orrore senza fine della tragedia di Lampedusa, con uomini, donne e bambini bruciati vivi, viene in mente la scena finale del film 'Magnolia', con la pioggia di rane che cade dal cielo. Tutte storie separate di personaggi più o meno abietti accomunati però dal guardare tutti verso il cielo quando la pioggia di rane inizia a cadere. Tutti, in quel momento, hanno lasciato le proprie beghe, forse per un momento, disinteressandosi di denaro, soldi, sesso, affari, chi per recitare una preghiera, chi per fermarsi almeno a pensare. Ne "L'Evangelo come mi è stato rivelato", questo rivela Gesù a Pietro: «La Terra è un altare, Simone. Un enorme altare. Doveva essere altare di lode perpetua al suo Creatore. Ma la Terra è piena di peccato. Perciò deve essere altare di perpetua espiazione, di sacrificio, su cui ardono le ostie. La Terra dovrebbe, come gli altri mondi sparsi nel Creato, cantare i salmi a Dio che l'ha fatta. Guarda!». Le ostie che ardono sono spesso le anime più pure, comprese quelle dei bambini.

martedì 1 ottobre 2013

Ostie

Cresce l'intolleranza religiosa in Sri Lanka: un gruppo di ignoti ha attaccato la chiesa cattolica St. Francis Xavier ad Angulana, nell'arcidiocesi di Colombo. I vandali - riporta l'agenzia AsiaNews - hanno distrutto un'antica statua della Vergine, per poi accanirsi sul tabernacolo: lo hanno staccato dall'altare tentando di dare fuoco all'Eucaristia. Da diversi mesi in Sri Lanka avvengono attacchi contro le minoranze religiose, in particolare cristiana e islamica. In genere si tratta di aggressioni architettate da gruppi di estremisti buddisti (il Bodu Bala Sena o il Sinhala Ravaya), che lottano per proteggere la popolazione buddista e singalese (la maggioranza, ndr) e la sua religione. Simili attentati sono una novità per il Paese, dove di rado avvengono attacchi di matrice religiosa e tra i fedeli dell'arcidiocesi c'è molto risentimento per quanto avvenuto. Sebbene il tabernacolo sia stato trovato del tutto imbevuto di cherosene - per gli agenti sono stati versati almeno 30 litri - le ostie consacrate non hanno preso fuoco e sono rimaste intatte. "Questo - raccontano alcuni fedeli ad AsiaNews - è un miracolo forte, attraverso il quale Gesù dà un messaggio alla nostra società e a chi compie simili attacchi: nessuno può distruggere Cristo e il suo amore. Perché egli è morto, ha rinunciato alla sua vita per noi e poi è risorto. Nessuno può fargli nulla". Il fatto è avvenuto il 5 giugno scorso intorno alle 10 di sera, ma al momento la polizia non ha ancora individuato i colpevoli. (da Avvenire)

lunedì 19 agosto 2013

Ceneri

La Chiesa consente la cremazione nella misura in cui non sia fatta in odio alla dottrina della resurrezione e per negare la verità di fede, purché (ha ribadito la CEI il 2 marzo 2012 ne "Il libro delle esequie") le ceneri non siano disperse e l'urna non sia tenuta dentro casa. A questo proposito mi colpisce la notizia che è stata ritrovata a l'urna delle ceneri di una donna carrarese morta suicida da poco tempo, trafugata dai ladri dalla casa del marito, forse per chiedere un riscatto o non si sa per quale motivo. I ladri hanno dunque ascoltato l'appello dei familiari della donna abbandonando l'urna (indovinate dove?) proprio all'ingresso del cimitero di Massa, dove avrebbe dovuto stare fin dall'inizio.